Coronavirus e locazioni: informazioni utili.
domande frequenti in materia di locazioni durante la quarantena.
Analizziamone alcune.
- L’inquilino può comunicare al locatore una disdetta per Covid-19?
L’inquilino che non riesca più a pagare l’affitto perché ha perso la propria fonte di reddito può comunicare disdetta per giusta causa.
Il contratto di locazione deve però essere rispettato ed è comunque dovuto il pagamento del preavviso.
- Il proprietario deve accettare la disdetta?
Il proprietario dell’immobile non si può opporre alla disdetta e potrebbe non averne interesse visto che il conduttore non è in grado di pagare. È possibile che i due si accordino sull’utilizzo della somma inizialmente versata a titolo di cauzione. Ad ogni modo, qualunque comunicazione deve essere effettuata in modo da ottenere la ricezione dell’avvenuto inoltro o se possibile tramite email pec.
- Cosa possono fare gli studenti fuori sede che hanno stipulato contratti di locazione e non utilizzano l’immobile?
Qualora gli studenti fuori sede non utilizzino l’immobile locato, sono ugualmente tenuti al pagamento dell’affitto al locatore. Soltanto qualora lo studente fuori sede pagasse il canone di locazione con lavoro proprio e purtroppo abbia perso la propria unica fonte di reddito, è possibile che si accordi con il locatore per una riduzione del canone di locazione.
- Quali misure sussistono per agevolare le locazioni ad uso commerciale?
Il decreto Cura Italia prevede per il mese di marzo un credito d’imposta del 60% del canone di locazione degli immobili ad uso commerciale per coloro che affittano locali aventi categoria catastale C/1.
- Cosa possono fare inquilini e proprietari in questo periodo di pandemia?
In questo periodo di emergenza sanitaria conduttori e locatori possono addivenire reciprocamente ad un accordo per la riduzione del canone di locazione.
- Per quali tipologie di locazione è possibile l’accordo di riduzione del canone?
In caso di incapacità di pagamento da parte del conduttore è possibile ridurre il canone sia per le locazioni di immobili ad uso abitativo che per quelle ad uso commerciale, senza distinzioni.
- Come deve essere redatto l’accordo di riduzione?
L’accordo deve essere redatto per iscritto e deve far riferimento al contratto in essere tra le parti, alla quantificazione del canone in essere e di quello ridotto sul quale le parti hanno raggiunto l’accordo, nonché al numero di mesi per i quali avverrà il pagamento dell’ammontare ridotto.
- L’accordo deve essere registrato?
Si. Al fine di evitare il pagamento delle imposte anche su quei canoni che non sono stati riscossi, è necessario che l’accordo sia registrato entro 30 giorni.
Sempre dalla vostra parte!
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